Il canonico Sigismondo Puccini nasce a Lucca nel 1573 da una famiglia originaria di Ruota piccola frazione nel comune di Capannoni (Lucca). Nel 1592 viene eletto Primicerio della Cattedrale di San Martino. Riceve l'incarico del governo e dell'amministrazione del Seminario rifondato dal cardinal Franciotti, dopo essere stato eletto per la disciplina e i costumi. Rimane legato quindi per otto anni al Seminario, nell'ultimo dei quali si dedica all'insegnamento della musica. Muore il 25 febbraio 1645, dopo aver lasciato al Seminario la sua biblioteca personale ricca di edizioni del '500 e di manoscritti. Il lascito è condizionato alla celebrazione di quattro messe al mese in suffragio della propria anima.

L'anno 1645 compare in un'iscrizione su pietra che, posta inizialmente nella sagrestia della cappella del vecchio Seminario, si trova oggi, restaurata, nella nuova Sala di lettura attigua ai locali della Biblioteca. Il testo è attribuito a Giuseppe Laurenzi:

D.O.M.

SIGISMVNDI PVCCINI PATRI. LVCEN. PRIMC. CATHED.

PIETATEM VIVENTIS LIBERALITATEM MORIENTIS

IN SEMINARIVM D. MARTINI BIBLIOTHECAM LEGATA

CVM ONERE PERPETVO IV PIACVLARIA SACRA QUOT MENSIBVS FACIENDIS

POSTERI SVSPICIANT IMITENTVR AD PIETATEM ERVDITIONEM

IN SACRA PVBE PROMOVENDAMIDEM

SEM. GRATI ANIMI ERGO

M.D.C.X.L.V

POSVIT

La donazione dei libri al Seminario avviene nel 1645 dopo la morte del canonico.

Per ciò che concerne altre notizie di carattere più specifico sul “Fondo Puccini”, non vi sono notizie relative alla perdita o alla dispersione del materiale del fondo; la sua sistemazione fisica precedente alla attuale non è documentata.

Per la sua consistenza, esso consta di edizioni del XV sec. 4; edizioni del XVI Sec. 411; manoscritti 13. Quantificazione disciplinare: Le opere maggiormente rappresentate sono di tipo religioso, filosofico, teologico, biblico ma non mancano opere di diritto. Non sono compresi nella raccolta, materiali non librari.

Il fondo rispecchia gli interessi del possessore prevalentemente a carattere, teologico-filosofico-letterario. Le legature presenti nel fondo sono in piena pergamena cartonata, semifloscia o floscia. Come elemento identificativo di ordinamento e collocazione compare una “P” sul dorso ad indicare, appunto, l’appartenenza a questo fondo, senz’altro apposta da un bibliotecario (lo stesso che ha siglato come “L” i libri del “Fondo Laurenzi”) al fine di separare questo stesso fondo dagli altri, molto probabilmente nel Seminario di Lucca.   

Dopo il trasferimento nella Sede attuale, i libri sono stati sparsi nella biblioteca in seguito all'ordinamento per materia. Solo dal 1988 l'attuale direttore della biblioteca, don Rodolfo Rossi, ha raccolto e riunito i volumi appartenenti alle prime tre donazioni iniziando dal Fondo "Laurenzi".